.
Il riuscire a dimostrare secondo Logica Induttiva l’esistenza di Universi Paralleli (destini alternativi tutti reali in ogni rispettiva dimensione) può aprire la porta verso la scoperta di una semplicissima Teoria del Tutto in grado di fornire plausibili risposte a grandi domande sull’Esistenza.
La Teoria della Relatività, la Teoria dei Quanti e la Teoria dell’Informazione (che definisce la quantità di informazione come una forma di energia, condividendo il concetto di Entropia con le Scienze Fisiche che includono fenomeni asimmetrici rispetto alla direzione del Tempo) sono basate sulla necessità di un Osservatore Cosciente di Rifermento.
Senza la determinazione di un Osservatore di Riferimento (Portale di Esistenza?) nessuna di tali teorie potrebbe essere correttamente formulata.
Tra Relatività, Fisica Quantistica e Teoria dell’Informazione, oltre ad eleganti formulazioni matematiche sono stati compiuti sofisticati esperimenti dimostrativi con successo.
Pertanto tali teorie costituiscono un patrimonio scientifico ben accertato e verosimilmente inconfutabile.
Risulta così che in un Fotone il tempo come noi lo conosciamo non scorre, poichè, viaggiando alla velocità della luce, pur percorrendo eventuali immense distanze impiegando anche miliardi dei nostri anni… in ragione della relativistica dimensione temporale, l’istante del momento di partenza sarà anche l’istante del momento di fine viaggio (tempo relativistico nullo) mentre la dimensione spaziale in linea con la direzione del moto diviene infinitesima, tendente a zero, con corrispondente massa percepibile nella dimensione inerziale del fotone (correlata alla relativa energia-frequenza)
Ciò rivela l’esistenza di mondi dalle dimensioni rivoltate (con speculare inversione massa-energia) che potrebbero essere localmente simili al nostro mondo nell’ambito del loro sistema inerziale.
In tali mondi tutto il rettilineo-geodetico percorso e tutta la storia di un Fotone risultano condensati in una puntiforme massa, ove il tempo locale scorrerebbe apparentemente in direzione trasversale rispetto al nostro mondo dimensionale.
In un riferimento in cui i Fotoni sarebbero pressochè stazionari con massa (senza frequenza-energia) tutta la loro storia e percorso spaziale compiuto nel nostro mondo sarebbero assolutamente indistinguibili.
Si può ragionevolmente ipotizzare che tutti i punti (quantici) nella storia di un Fotone nel nostro riferimento dimensionale si convertono in altrettanti stati di esistenza paralleli nel riferimento in velocità luce, di cui solo uno sarà percepibile in ciascuna realtà alternativa caratterizzata da uno scorrimento relativistico apparentemente trasversale del tempo rispetto al nostro riferimento stazionario.
Questa congettura sugli Universi Paralleli del Fotone si basa sull’evidenza che nulla viene perso nel passaggio tra due sistemi relativistici resi trasversali dall’effetto velocità luce.
Perciò un percorso di luce con una storia di punti spaziali attraversati in dato tempo, convertito in dimensioni relativistiche, apparirà come un punto materiale in cui un’eternità corrisponderà ad un istante e… tutta l’informazione mancante si spanderebbe in diversificati stati di esistenza nella contenitiva dimensione extra degli Universi Paralleli del Fotone.
Alla Teoria del Tutto non dovrà mancare un esauriente chiarimento sull’ipotesi degli Universi Paralleli, un’ipotesi che per ora pare debolmente avvalorata mediante il Metodo di Induzione, ma che richiederebbe ingegnosi esperimenti per poterla seriamente verificare.
La classica Teoria della Relatività appare poco comprensibile ed incompleta per il fatto che l’idea delle contrazioni-dilatazioni spazio-temporali che ne costituiscono la base non tiene conto della dimensione aggiuntiva degli Universi Paralleli, apparendo anche approssimativa nella definizione dell’Osservatore Cosciente di Riferimento che come strumento geometrico sarebbe più comodo definire: “Portale di Esistenza”
Per definire in modo semplice ed elegante il “Multiverso” si dovrebbe escludere ogni dimensione temporale, poichè, a quanto sembra, il tempo non esiste, poichè si tratterebbe di una proprietà interna al Portale di Esistenza dato che ogni sequenziale salto quantico nel più accessibile Universo Parallelo tra tanti, toglie reversibilità per motivi probabilistici-entropici, creando così l’illusione del Tempo come dimensione.
Forse stiamo per confermare una discussa intuizione del filosofo Parmenide, che circa 2400 anni fa sosteneva: “Il movimento è un’illusione… tutto è immobile!”
Aldo Monticelli
No comments:
Post a Comment