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Assurda sarebbe l’ipotesi di un inizio dell’esistenza del tempo, poichè ammetterebbe un tempo esistente prima dell’inizio dell’esistenza del tempo. Assurda è l’ipotesi che il tempo finisca col cessare di esistere, poichè dovremmo ammettere un tempo esistente anche dopo la fine dell’esistenza del tempo.
Ogni istante in cui la propria esistenza è comprovata dal fatto di percepire chiaramente un mondo nel quale si esiste, costituisce una evidenza che dimostra come la probabilità di esistere si possa quantificare universalmente come diversa da zero, anche in epoche o mondi o destini alternativi in cui lo stato di percezione di un mondo manchi.
Ogni Essere Vivente nella propria complessa forma e personalizzazione appare come qualcosa di unico ed irripetibile, questa definizione propone una fondamentale differenza tra Essere ed Esistere: l’Essere è mortale, l’Esistente conserva la non nulla probabilità di esistere per un tempo infinito.
Ogni probabilità quanto-istantanea diversa da zero moltiplicata per un tempo infinito tende al 100%
La storia dell’essere è irrilevante sulle future probabilità di percepirsi esistenti con consapevole certezza, poichè, anche dopo la fine dell’essere, la probabilità non nulla di esistere si estende in un tempo infinito ed è del tutto simile alla probabilità non nulla di esistere che precede il concepimento e nascita dell’essere mortale.
Una tra grandi questioni è quella di chiedersi se il solo fatto di continuare ad esistere percependo mondi oltre la vita degli esseri, resettando memorie e identità, può ritenersi una notizia rassicurante per coloro che hanno paura del Nulla.
Sappiamo che ogni neonato, pur privo di un bagaglio di ricordi e relativa costruita identità, per il solo fatto di percepire un mondo, sperimenta una grande varietà di emozioni, sentendosi ben vivo.
Un’altra importante domanda è quella di chiedersi se tutto ciò ha uno scopo.
Se come avviene in piccola scala nelle cellule che ci compongono, L’Essere e l’Esistente adempiono ad uno scopo tendente ad un’utilità di ordine superiore, può darsi che una sorta di fenomenologia sincronica condizioni secondo indeterminabili regole quantistiche i fenomeni di esistenza.
Se l’Essere è un’architettura biologica associata ad un Portale di Esistenza il cui scopo in ambito cosmico serve ad un ulteriore ordine superiore, allora i pur ridondanti e non singolarmente indispensabili esseri connessi in esistenza… potranno servire allo sviluppo di una speciale Vita Intelligente Futura (non solo nel Nostro Universo) per adempimenti che… come metaforiche cellule, non siamo ancora in grado di comprendere.
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Aldo Monticelli
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